Terapia con bloccanti

La terapia con bloccanti sottintende anche la somministrazione di Naltrexone, il quale farmacologicamente è antagonista (inibitore) degli oppiacei.

Grazie a questa sua proprietà farmacologica, Naltrexone si usa con efficacia nella cura della dipendenza da oppiacei, alcolismo e dipendenza da nicotina.

Naltrexone blocca ("copre") i ricettori oppiodi nel cervello cosicché gli oppiacei non possono provocare la loro stimolazione. Questo bloccaggio fa diminuire col tempo la potenza tossicodipendente di eroina e altri oppiacei perché viene a mancare gradualmente l'attesa precondizionata (acquisita) dell'effetto positivo della droga, si spegne l'importanza motivazionale della dipendenza e si rompe il circolo vizioso.

L'ospedale "Naltrexzone" utilizza forme depoposanti di Naltrexone (impianti), in linea con i risultati di numerosi studi condotti nel mondo. Il medico specialista in chirurgia inserisce l'impianto sottopelle, nel tessuto grasso con un intervento minimamente invasivo. Gli impianti che utilizziamo durano in media 3 e 6 mesi.

L'epatite attiva (un'elevazione significativa degli enzimi del fegato e quantità bassa di leucociti) è una controindicazione assoluta, mentre il risultato positivo al test di epatite C e B è una controdindacazione relativa per la somministrazione di Naltrexone. Quella relativa significa che non si corrono rischi se altri parametri delle condizioni generali di salute sono nei limiti accettabili. Visto che l'alcol e nicotina effettuano una parte del loro potenziale tossicodipendente attraverso ricettori oppiodi endogeni, il bloccaggio di tali ricettori con Naltrexone aiuta e si usa nella cura dell'alcolismo e della dipendenza da nicotina.

Terapia sostitutiva

La terapia sostitutiva si usa nella cura della dipendenza da oppiacei e oppiodi.

Gli oppiacei sono alcaloidi naturali dell'oppio (Codeina, Morfina, Tebaina). Gli oppiodi sono sostanze semi-sintetiche e sintetiche con azione simile agli oppiacei (Eroina, Metadone, Tramadol ecc).

Il nostro ospedale usa Buprenorfina per la terapia sostitutiva. Non usiamo Metadone essendo il profilo degli effetti indesiderati significativamente maggiore rispetto alla Buprenorfina e per questo pazienti la accettano volentieri come una terapia a lungo termine.

In pratica, tossicodipendenti da oppiacei vengono trasferiti alla terapia sostitutiva che sottintende il passaggio alla farmacoterapia con Buprenorfina (Subuxone). La durata della terapia sostitutiva varia da alcuni mesi ad alcuni anni, a seconda della natura cronica della tossicodipendenza, situazione familiare, maturità psicologica dell'inidviduo e una serie di altri fattori sociali (possibilità di impiego, situazione finanziaria, supporto degli altri e simile). La terapia sostitiva ha lo scopo di sostituire (rimpiazzare) gli oppiacei di strada (eroina) con il preparato farmaceutico Buprenorfina (Subuxone). La Buprenorfina NON SUSCITA la sensazione di euforia che rappresenta la chiave per la potenza agente dell'eroina e degli oppiacei.

La potenziale tossicodipendente di Buprenorrfina (potenza di creare tossicodipendenza) è significativamente minore rispetto all'eroina e altri oppiacei per cui è raccomandabile il suo uso come sostituzione. La maggioranza dei pazienti trattati con Buprenorfina riporta che questo farmaco è risultato nell'eliminazione della crisi d'astinenza, in un miglior controllo di "craving", desiderio dell'eroina e non da ultimo, in un ripristino della sensazione di quotidianità vitale.

Dato che Buprenorfina (Suboxone, Subutex) non suscita l'effetto artificiale dell'euforia e sensazione di soddisfazione, l'inidviduo può trovare contentezza e calma nei premi cosiddetti naturali (cibo, sesso, amicizia, successo, hobby, sport). In questo modo si creano delle condizioni per un ulteriore sviluppo del nuovo e risanato sistema motivazionale dell'inidividuo.

Terapia di avversione e altre forme di farmacoterapia

Nella cura dell'alcolismo viene introdotta la terapia di avversione (terapia di repulsione) tramite la somministrazione di Disulfiram (Esperal, Tetidis). Questo farmaco blocca il meabolismo dell'alcol cosicché nei tessuti si accumulano metaboliti che provocano forte sensazione di disagio e nausea (mal di testa pulsante, rossore cutaneo, tachicardia, nausea, vomito, confusione...).

Con la somministrazione di questo farmaco il paziente di propria volontà pone una barriera fisiologica al consumo dell'alcol e così rafforza la propria determinazione di non consumare l'alcol. Col tempo, l'astinenza diventa una routine quotidiana e ciò aumenta la possibilità di guarigione.

L'ospedale Naltrexzone applica anche altre forme di farmacoterapia nel trattamento di una gamma di forme cliniche di tossicodipendenza. Piu' in dettaglio, usiamo Baclofen nella terapia dell'alcolismo e dipendenza da cocaina, Aripaprazolo (Azolar) e Olanzapina (Sizap) nel trattamento della dipendenza da cocaina, Topiramato (Topamax) nella cura dei disturbi alimentari. Tutti i farmaci vengono somministrati sulla base di un programma individuale fatto su misura di ogni singolo paziente.

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